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Rifiuti da attività di manutenzione, chiarimenti dal MinAmbiente

05-07-2018 11:14

Admin

Ambiente,

Il Ministerodell’Ambiente, in risposta ad un recente quesito (n. 06 di maggio 2018) postoda un Consorzio per la raccolta e lo smaltimento di impianti antincendiocontenenti halon (idrocarburi alogenati), si è espresso sulla gestione dei rifiuti derivanti da attività di manutenzione.Il Ministero ha chiaritoche:

  1. Il deposito temporaneo di tali rifiuti si realizza presso la sede del manutentore e non presso l’effettivo luogo di produzione, come stabilito dall’art. 266, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
  2. Durante il trasporto dal luogo effettivo di produzione alla sede del manutentore i rifiuti dovranno essere accompagnati dal formulario di identificazione, indicando come produttore, trasportatore e destinatario lo stesso manutentore;
  3. Il manutentore deve essere iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali nella categoria più adeguata, in base alle caratteristiche e ai quantitativi di rifiuti prodotti "in cantiere" e trasportati;
  4. Il registro di carico e scarico dei rifiuti su cui verranno annotate le operazioni di produzione e smaltimento è quello del manutentore.
Pertanto, isoggetti che svolgono attività di manutenzione, inclusi i piccoli manutentoriartigiani che sovente intervengono fuori sede, necessitano di adeguarsi alleindicazioni ministeriali:
  • Iscrivendosi all’Albo Nazionale Gestori Ambientali;
  • Utilizzando il formulario di identificazione per ogni trasporto;
  • Mantenendo il registro di carico e scarico dei rifiuti.